le tappe
Le tappe di un contratto di Fiume

La premessa
In un sistema di governance multilivello, i Contratti di fiume si configurano come processi continui di negoziazione tra le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati coinvolti a diversi livelli territoriali e si sostanziano in accordi multisettoriali e multiscalari caratterizzati dalla volontarietà e dalla flessibilità tipiche di tali processi decisionali.
Attraverso questi processi di programmazione negoziata si possono identificare percorsi di riqualificazione territoriale capaci di perseguire il cosiddetto “equilibrio delle tre E” (ecologia, equità, economia): le comunità insediate definiscono in modo condiviso le misure per la riqualificazione dei territori, senza minacciare l’operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura dei servizi ambientali, sociali ed economici.
Dove il territorio è pronto, gli approcci bottom up come i Contratti di Fiume si rivelano un insostituibile strumento di coinvolgimento e costituiscono un efficace strumento di dialogo tra Istituzioni e pubblico/stakeholder a livello locale. Questa attività si rivela particolarmente preziosa dove si incontrano difficoltà nel coinvolgimento e nel dialogo derivanti da particolari condizioni come ad esempio dimensione transazionale delle problematiche in territori di confine, oppure nel caso di problemi di territori a valle generati a monte.
I contratti di fiume in Italia
Piccolo inciso sullo strumento del Contratto di Fiume:
Nel 2015 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e il Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume, ha coordinato un gruppo di esperti che hanno redatto il documento recante “Definizione e requisiti qualitativi di base dei Contratti di Fiume”, nel quale vengono specificati i principi generali e gli approcci operativi di riferimento per una corretta implementazione di questi strumenti di governance. Tale documento ad oggi costituisce il principale riferimento metodologico per l’implementazione dei Contratti di Fiume in Italia. Molte Regioni, tra cui la Regione Friuli Venezia Giulia, si sono attivate concretamente per supportare i territori nell’applicazione di questo importante strumento di programmazione negoziata.
Normativa di riferimento
Dlgs 152/2006, art. 68 bis (Testo Unico Ambientale)
LR 11/2015, art. 12 (Disciplina organica in materia di difesa del suolo e di utilizzazione delle acque) Piano Paesaggistico Regionale (DPReg. 24 aprile 2018, n. 0111/Pres) ai sensi del DLgs 42/2004 (Codice del Paesaggio) – art. 52 N.T.A